I lavori parlamentari SEL nella settimana dal 5 al 9 agosto

By August 8, 2013 Lavoro parlamentare

I lavori d’aula alla Camera in questa settimana si sono concentrati sull’esame e sul voto di tre decreti in scadenza, in un clima reso surreale dalla polemica politica legata alla sentenza della Cassazione di definitiva condanna di Silvio Berlusconi.

In sequenza i tre decreti discussi sono stati :
1) Decreto “svuotacarceri”
2) Decreto 76/2013 sul lavoro
3) Riesame del Decreto del “fare” dopo le modifiche del Senato.
Lunedì 5 e’ anche iniziata la discussione generale su due disegni di legge (omofobia e diffamazione) il cui esame insieme a quello della  legge sul finanziamento pubblico ai partiti sara’ concluso  a settembre.
Sulla PdL per l’inserimento nella legge  Mancino del reato di omofobia  sono intervenuti Alessandro Zan e Ileana Piazzoni. Sulla legge sulla diffamazione e’ intervenuto Daniele Farina. Come sempre in allegato alla Nota trovate soltanto gli interventi fatti come dichiarazione di voto finale sui singoli provvedimenti.Gli altri interventi sono comunque leggibili sul mio blog.

1) Decreto legge Svuotacarceri

Il decreto contiene misure per fronteggiare il sovraaffollamento carcerario e l’inadeguatezza delle strutture penitenziarie. La Corte europea dei Diritti umani nella sentenza “Torregiani c.Italia”dell’8 gennaio 2013   ha condannato il nostro paese per invivibilita’ delle nostre carceri dando ragione ai detenuti di Busto Arsizio.

L’Italia per sottrarsi alla multa prevista deve agire entro maggio 2014. Il decreto in discussione ( e parzialmente anche quello approvato nelle settimane precedenti sulle pene alternative e la messa alla prova)va nella direzione indicata dalla Corte europea che noi condividiamo pienamente: la pena della privazione della liberta’, inflitta per i reati commessi, non puo’ trasformarsi in privazione della dignita’ umana.
Nello specifico -in ossequio al principio del carcere quale estrema ratio-e’ stato portato a 5 anni il tetto al di sotto del quale e’ vietato disporre la custodia cautelare in carcere con l’eccezione del reato di stalking(abbiamo lavorato in questo senso),finanziamento illecito ai partiti e incendi boschivi.
La legge prevede anche,per  favorire Il reinserimento  e ridurre le recidive, un credito d’imposta per le imprese che assumono detenuti ed internati ammessi al lavoro esterno.
Infine sono state eliminate alcune preclusioni (nel senso della  esclusione da alcuni benefici) previste dalla ex Cirielli per detenuti recidivi.
Al decreto ha fatto ostruzionismo la Lega con accenti giustizialisti e forcaioli spesso sostenuta dal Movimento5stelle con lo stesso approccio.
La dichiarazione di voto a favore a nome del gruppo e’ stata fatta da Daniele Farina.

2) Decreto Giovannini 76/2013 

Come in molti decreti precedenti anche in questo caso siamo di fronte ad un decreto che contiene al suo interno argomenti diversi e disomogenei presentati con enfasi come la nuova ricetta per affrontare e risolvere la disoccupazione giovanile.
In realta’ si tratta di un decreto che dispone di poche risorse (quelle per il Sud derivano dai residui di  Fondi strutturali europei di anni precedenti con il vincolo di destinazione) per incentivare in modo confuso e contradditorio l’ assunzione di giovani disoccupati fino a 29 anni (vedi articolo specifico sul mio blog “Quelle cattive dappertutto”) che si trovano in condizione di particolare svantaggio.
La direzione di marcia e’ sbagliata:ormai e’ verificato che la politica delle assunzioni  incentivate,senza scelte di sistema di rilancio produttivo e di politica industriale,non creano  assunzioni aggiuntive rispetto a quelle che le imprese avrebbero comunque fatto.
Ed e’pure una direzione di marcia confusa. Nell’art.1 gli incentivi vengono dati nella direzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato ma nell’art.7 si ripropone l’equazione tra occupabilita’ e precarieta’ azzerando nella sostanza le causali per l’attivazione e la prosecuzione dei contratti a termine oltre a invertire timidi interventi per limitare la precarietà contenuti nella legge 92 Fornero sul lavoro accessorio,su quello intermittente ecc.
Si evoca la bonta’ della formazione ma nel decreto l’apprendistato viene privato del suo contenuto formativo.
Si dispone giustamente la responsabilita’ in solido del committente con l’appaltante e si escludono  da tali regole le amministrazioni pubbliche. Ma gli appalti sono prevalentemente pubblici!
Stride poi la distanza tra la drammaticita’ della situazione sociale del paese,il bisogno di creare lavoro,di giustizia per gli esodati,di risorse per la Cig in deroga e i contenuti di questo primo provvedimento sul lavoro che fa passi piccoli,contradditori e anche sbagliati.
Il decreto contiene anche la sospensione dell’innalzamento dell’Iva fino a ottobre e una nuova possibilita’ per le imprese di scontare i crediti in essere verso la P.Amministrazione. Scelte entrambe condivisibili che ,singolarmente,avrebbero avuto il nostro voto a favore.
Governo e maggioranza hanno impedito una discussione in Aula sugli emendamenti per evitare che il decreto tornasse per la terza lettura in Senato e anche questo atteggiamento -al limite dell’arroganza -ha rafforzato la nostra decisione di voto contrario.
La Lega ha condotto un sostanziale ostruzionismo motivando il giudizio contrario al decreto con un polemica ossessiva contro la destinazione di risorse al Sud e ha sostenuto questo obiettivo con argomenti al limite del razzismo ottenendo dal M5stelle voti a favore o astensione sui singoli emendamenti che andavano in questo senso.
La dichiarazione di voto sul complesso degli emendamenti l’ha fatta Titti Di Salvo e sul decreto Giorgio Airaudo .
3) Decreto del Fare

Il Decreto è tornato alla Camera per la terza lettura con poche modifiche che non hanno modificato il nostro giudizio contrario. (vedi a questo proposito l’approfondimento della Nota precedente).

Mentre questa Nota viene chiusa sta per iniziare la discussione finale in Aula e quindi rimando a settembre la pubblicazione dell’intervento in discussione generale che farà Giovanni Paglia a nome del gruppo e della dichiarazione di voto finale che sara’ fatta da Giulio Marcon.

 

Question Time

Il Question time della settimana e’ stato fatto da Donatella Duranti sulle dichiarazioni del Ministro Mauro sugli F35.

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