Nota sui lavori parlamentari settimana dal 20 al 24 Gennaio

By January 23, 2014 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana parlamentare ha tenuto banco la legge elettorale con il paradosso che la discussione sulla proposta Renzi è iniziata molto prima dell’arrivo di un testo. Ma i dettagli di un modello elettorale sono importanti tanto quanto i capitoli che la caratterizzano. Da tutti i punti di vista con i quali si può leggere la proposta (quello simbolico dell’accordo Renzi-Berlusconi nella sede pd, quello dell’impatto sul governo, quello del rapporto con la sentenza della Consulta ecc…) in questa nota riassumiamo le ragioni della nostra contrarietà fortissima alla proposta e quindi il contenuto dei nostri emendamenti, per ragioni Generali e non di bottega:

1) Soglie di sbarramento:

Nella proposta viene indicata una soglia di sbarramento unica in Europa (a parte la Turchia) dell’8 per cento per le forze non in coalizione e del 5 per cento per quelle in coalizione che rappresenta un vulnus per la rappresentanza e per la democrazia. Con quelle regole verrebbero tenute fuori dal Parlamento forze politiche che hanno ricevuto 3 milioni di voti e contemporaneamente le forze politiche in coalizione contribuirebbero al raggiungimento del premio di maggioranza ma se al di sotto del 5 per cento (più di 1,5 milioni di voti) rimarrebbero fuori dal parlamento.

2) Premio di maggioranza

Il premio di maggioranza previsto per chi raggiunge il 35 per cento è abnorme (solo in Grecia esiste la somma di soglie di sbarramento e premi di maggioranza) e a nostro avviso anche in questo caso non conforme alla sentenza della Corte.

3) Lavoreremo perché la legge elettorale definisca limiti forti alle spese elettorali e barriere per il conflitto di interessi

4) Le liste bloccate, anche se corte, sempre bloccate sono. Anche in questo caso la legge Mattarella avrebbe risposto all’esigenza di scegliere i parlamentari senza le possibili degenerazioni delle preferenze che in ogni caso preferiamo rispetto alle liste bloccate

5) Qualunque sia il Modello verificheremo l’applicazione rigorosa dell’art.51 della Costituzione per la parità di genere.

6) La stessa definizione attuale dei collegi (addirittura non ci sono ancora le tabelle allegate al testo di legge) sarà decisiva per capire le modalità di distribuzione dei seggi. Al momento sembra favorire la concentrazione territoriale della distribuzione dei seggi nonostante il recupero nazionale dei voti.

7) La scelta del M5s di stare fuori dalla discussione ha favorito l’accordo Renzi/Berlusconi e eliminato dal tavolo l’ipotesi della riforma elettorale Mattarella per la quale pure dicevano di tifare (almeno per un certo periodo).

Il testo andrà in aula il 29 gennaio e siamo impegnati già da ora in commissione e in aula per cambiarne i contenuti.

Nella settimana in aula si è discusso:

– Pdl sui reati ambientali

– Mozione sui diritti d’autore

– Decreto su Terra dei fuochi e Ilva

– Disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia

N.B. Martedì si è tenuta una conferenza stampa di parlamentari di diversi gruppi (tranne M5s) alla presenza di moltissime Associazioni di donne, della Casa internazionale delle donne, di Senonoraquando, Udi, Rete per la parità (per la quale abbiamo molto lavorato) per annunciare un impegno collettivo e trasversale affinché qualunque sia il Modello elettorale, contenga l’applicazione dell’art.51 della Costituzione per la parità di genere. Ecco il link per vedere il video della conferenza https://www.youtube.com/watch?v=MYyXRkp2moM&feature=youtu.be

Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali 

Ci asterremo su questo provvedimento che tratta della così detta “terra dei fuochi” e dell’Ilva di Taranto, la cui conclusione è stata spostata alla settimana prossima. Pensiamo che nella parte in cui si affronta il problema del disastro ambientale causato dallo smaltimento illecito dei rifiuti in Campania per mano della criminalità organizzata, il decreto legge sia positivo. Finalmente dopo anni si affronta quello che sta succedendo in quel territorio, si danno risposte alle migliaia di persone e di associazioni che hanno denunciato e portato all’attenzione pubblica il biocidio che in venti anni di connivenza e complicità ha portato all’uccisione di quella che un tempo era una delle zone più fertili e coltivate del paese e a conseguenti disastri per la salute della popolazione. Siamo riusciti ad inserire nel provvedimento alcune norme che riteniamo importanti come l’obbligo di emanazione entro 90 giorni del regolamento finalizzato alle aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento e l’obbligo a ricorrere unicamente a bandi di evidenza pubblica per le opere e gli interventi di bonifica. Alcuni passaggi ci restano comunque indigesti, come l’impiego dei militari per il presidio del territorio;  l’ennesima deroga al divieto di proroga o rinnovo delle gestioni commissariali; le norme emergenziali e derogatorie in capo ai commissari straordinari per il dissesto idrogeologico ai fini di una concreta messa in sicurezza del territorio. Complessivamente reputiamo sia stato fatto un buon lavoro. Il giudizio cambia del tutto se si analizzano invece le norme sull’Ilva su cui al quinto decreto si continua a procedere nella direzione sbagliata. Questo decreto non è altro che l’ennesima sconfessione di quanto definito nelle più ristrettive norme precedenti. Le nostre criticità sono in primis lo slittamento dei tempi di attuazione dell’AIA e soprattutto la norma così detta “Salva Commissari” che punta a mettere ulteriormente in sicurezza il Commissario perché non sanzionabile per i ritardi della stessa AIA. Un’altro passaggio critico del decreto è che si impone alla proprietà la ricapitalizzazione per finanziare le bonifiche e l’applicazione dell’AIA. Noi invece avevamo proposto un emendamento in cui lo Stato si facesse promotore di un investimento, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, acquisendo le relative azioni che sarebbero state ricedute all’azienda quando fosse stata nella possibilità di riacquisirle. Proposta completamente ignorata.

In discussione generale sono intervenuti Donatella Duranti e Arturo Scotto.  La dichiarazione di voto sarà fatta da Serena Pellegrino.

Comunicazioni del Ministro della giustizia sull’amministrazione della giustizia

Abbiamo per l’ennesima volta ribadito la nostra posizione rispetto alla drammatica situazione delle carceri nel nostro Paese. Le sanzioni dell’Europa incombono e, nonostante l’impegno della Ministra in tal senso, troppo poco è stato fatto per evitare il trattamento disumano che i detenuti subiscono nelle carceri italiane. Anche i provvedimenti di tipo clemenziale che auspicava il presidente della Repubblica col suo messaggio alle camere a poco servirebbero se non si cambiano le leggi che generano un inutile sovraffollamento: la Bossi-Fini sull’immigrazione, la Fini-Giovanardi sugli stupefacenti e la Cirielli sulla prescrizione dei reati e la recidiva. Riteniamo che per risolvere veramente il problema ci sia bisogno di investimenti e provvedimenti strutturali. In discussione generale sono intervenuti Daniele Farina e Claudio Fava. La dichiarazione di voto è stata fatta da Daniele Farina.

Proposte di legge: Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente

E’ iniziata la discussione generale su questo argomento che si concluderà la prossima settimana. E’ intervenuta Serena Pellegrino. Scriveremo sul merito del provvedimento una volta concluso.

Iniziative per la riforma della normativa in materia di diritti d’autore e per la disciplina del relativo mercato

La discussione è stata sospesa in attesa di una direttiva comunitaria sull’argomento. E’ intervenuta Celeste Costantino.

Disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia

E’ iniziata la discussione generale su questo provvedimento su cui il Governo ha posto la fiducia e che si concluderà la prossima settimana. E’ intervenuto Fabio Levagno. Scriveremo sul merito del provvedimento una volta concluso.

Question time

Il question time questa settimana è stato fatto da Arturo Scotto su “Iniziative per garantire la continuità della produzione dell’azienda Firema trasporti”.

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