Nota sui lavori parlamentari settimana dal 3 al 5 Giugno

By June 5, 2015 Lavoro parlamentare

Premessa

– Dopo lo stop per le elezioni di 7 consigli regionali questa settimana sono ripresi i lavori della Camera con l’approvazione di regole per la class action e di alcune mozioni di cui daremo conto più avanti .

– I risultati delle elezioni regionali sollecitano molte riflessioni, quelle che hanno prodotto fiumi di inchiostro e inondato talk show, le stesse che non possono trovar posto in questa breve nota settimanale sui lavori parlamentari ma che in ogni caso andrebbero condotte tenendo presente il carattere amministrativo della tornata elettorale. Dopo il voto 5 delle 7 regioni che hanno rinnovato i consigli regionali avranno Presidenti del partito democratico, tutte le regioni del Sud saranno presiedute da presidenti espressi sempre dal Pd e al centro Nord fanno eccezione Lombardia Veneto e Liguria oltre la Val d’Aosta. Senza voler in alcun modo sottovalutare i campanelli d’allarme che arrivano al Partito democratico dal voto, compresa la forza del populismo in salsa Grillo/leghista, occorre comunque partire da qui e da questa configurazione degli assetti regionali che carica di grande responsabilità le politiche regionali del Pd.

L’aumento dell’astensione merita però una riflessione non solo generale sul distacco dei dei cittadini: è l’istituzione Regione che mostra di essere stata travolta nel senso comune dalle innumerevoli rimborsopoli emerse e dalle rivelazioni su vasti sistemi di corruzione.

Se si leggono poi i dati in valori assoluti tutti i partiti cedono nella tornata elettorale moltissimi voti all’astensione.

Una così elevata astensione, in termini assoluti e come tendenza in aumento, è il segno dunque della caduta di autorevolezza della politica e delle istituzioni e per converso l’obiettivo della politica è la riconquista di quella autorevolezza che non può essere affidata alla magistratura. Un obiettivo che per essere raggiunto si dovrà misurare con il governo della crisi e con la capacità di aprire strade per uscirne, qui riavviando la crescita e in Europa superando i guasti dell’austerità.

Oggi i primi segni di ripresa esistono. Per andare avanti il governo dovrà saper unire la determinazione nelle riforme con la capacità di ascoltare il paese per fare sempre meglio: come sulla riforma della scuola in cui è importante al Senato proseguire nel miglioramento del testo già avviato alla Camera.

– Ma ancora è sul piano dell’etica pubblica che la politica dovrà dare prova di sè. Il nuovo capitolo di “mafia capitale” porta nuovi elementi che aiutano a decodificare l’esistenza di un vero sistema corruttivo difronte al quale i cittadini non possono che essere sgomenti. Per battere la corruzione molte cose sono già state fatte sul piano generale in questi mesi, dal ripristino del reato di falso in bilancio alla sostanziale cancellazione della prescrizione all’insediamento dell’Autorità nazionale contro la corruzione, alla legge sugli ecoreati, molto bisognerà ancora fare.

Intanto attuare quanto la Costituzione indica al suo articolo 49 perché i partiti abbiano inaggirabili vincoli di trasparenza nei bilanci e nella scelta delle classi dirigenti.

A Roma, mentre l’opposizione incredibilmente chiede a chi contrasta la mafia e cioè il sindaco Marino di dimettersi, il partito democratico ha scelto da tempo la strada del commissariamento per ha rigenerazione del partito: una strada da proseguire con severità .

Ratifiche

E’ stata approvata la seguente proposta di legge di ratifica: Convenzione relativa all’assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell’Unione europea e delega al Governo per la sua attuazione nonché delega al Governo per la riforma del Libro XI del codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l’estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive (A.C. 1460-A) ed abbinati (A.C. 1332-1334-2440-2747-2813)

Proposta di legge: Disposizioni in materia di azione di classe (A.C. 1335-A ed abbinata)

E’ stata approvata la proposta di legge che introduce la class action anche in Italia. È un provvedimento che amplia l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini italiani. La class action infatti da oggi non sarà più uno strumento di tutela e di difesa solo per consumatori e clienti, ma diventa uno strumento appannaggio di tutti i cittadini italiani. Altro elemento importante è l’introduzione della possibilità di adesione dopo la sentenza che accoglie la domanda. Quindi ne esce sicuramente rafforzata l’efficacia dello strumento e si realizza un compromesso avanzato e virtuoso tra la modalità opt-in, cioè la modalità di adesione preventiva che è propria dei sistemi continentali e dei sistemi di civil law, e la modalità opt-out che, invece, è quella che prevede l’estensione nei confronti di tutti i membri della classe, che è caratteristica dei sistemi anglosassoni e, quindi, dei sistemi di common law e che in qualche modo aveva determinato il maggiore successo di questo strumento di tutela nei sistemi, appunto, anglosassoni e nel sistema statunitense in primis.

Mozioni Capelli, Piras, Vargiu ed altri n. 1-00697, Nicola Bianchi ed altri n. 1-00850, Nizzi ed altri n. 1-00851, Mura ed altri n. 1-00854, Piso ed altri n. 1-00855 e Rampelli ed altri n. 1-00858 e della risoluzione Pili, Saltamartini ed altri n. 6-00137: Interventi a favore della Sardegna

Nella mozione si evidenziano i problemi e le difficoltà che attualmente affliggono la regione Sardegna e si individuano strategie e investimenti per il suo rilancio come laboratorio politico di innovazione e cambiamento.

Proposta di legge: Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»

La Fondazione «Giuseppe Di Vagno» è parte del mondo degli istituti culturali italiani, che sono luoghi di elaborazione e divulgazione della nostra cultura umanistica o scientifica e custodiscono un patrimonio di libri e di archivi che sono la vera base culturale su cui poggia il Paese. L’istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno, rivolto a giovani studiosi, ha come oggetto il socialismo, i cambiamenti politici e istituzionali del Mezzogiorno, i conflitti sociali e le lotte politiche, lo studio del fenomeno della violenza politica ed è un importante segnale di sostegno al mondo della cultura, della ricerca e della memoria.

Mozioni Palese e Fabrizio Di Stefano n. 1-00838, Matarrese ed altri n. 1-00800, Duranti ed altri n. 1-00863, Pastorelli ed altri n. 1-00864, Fauttilli ed altri n. 1-00865, L’Abbate ed altri n. 1-00870, Pizzolante ed altri n. 1-00871, Mongiello ed altri n. 1-00872, Rampelli ed altri n. 1-00873, Segoni ed altri n. 1-00874 e Fedriga ed altri n. 1-00875: Interventi urgenti in relazione all’emergenza fitosanitaria, causata dal batterio Xylella fastidiosa, che ha colpito gli alberi di ulivo in Puglia

La mozione si occupa dell’emergenza Xylella fastidiosa, un batterio che ha attaccato gli Ulivi e che il Salento e la Puglia sono costretti da circa due anni a fronteggiare. Non si possa parlare di una drammatica questione territoriale ma di una vera e propria emergenza nazionale, avvalorata dalla dichiarazione dello stato di emergenza con cui il Consiglio dei ministri, nel febbraio 2015, ha potuto procedere alla nomina del commissario straordinario, e alla messa in campo di risorse straordinarie indirizzate alle misure compensative di sostegno per le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio. Si chiede di implementare gli interventi a sostegno delle imprese danneggiate, perché l’olivicoltura salentina e pugliese non debbano morire di Xylella fastidiosa, determinando un contraccolpo enorme per l’olivicoltura nazionale. Si chiedono interventi di sostegno al reddito, che significano anche esenzione dall’IMU per le imprese agricole e i terreni danneggiati dalla diffusione del batterio. La Xylella fastidiosa può essere combattuta solo con il potenziamento dell’azione di ricerca e sperimentazione, per chiarire i meccanismi alla base del fenomeno e per studiare l’agente patogeno, e può essere combattuta adeguatamente anche se si comprende a fondo il comportamento delle differenti cultivar dinanzi al batterio. Si chiede inoltre di rimuovere i vincoli all’esportazione delle produzioni vivaistiche e agroalimentari pugliesi, che le indicazioni radicali circa la rimozione e la distruzione della fascia di sicurezza degli ulivi e di tutte le piante ospiti presenti nel raggio di 100 metri, indipendentemente dal loro stato di salute, debbano essere modificate e che, nella definizione del nuovo piano del Commissario straordinario, vengano contemplate, insieme alle nuove misure europee, anche le evidenze della ricerca, della sperimentazione e degli approfondimenti tecnici degli enti di ricerca e degli organismi operanti nel campo agronomico e fitosanitario.

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