Nota sui lavori parlamentari settimana dal 26 al 30 Giugno

By July 2, 2017 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana è arrivata la 14esima per i pensionati. Un passo alla volta vanno a regime tutti i cambiamenti alla legge Fornero fatti con l’ultima legge di bilancio. Il dossier qui di seguito dal n. 2 di “Democratica” li riassume. Dossier Democratica

0001-24

0002-10

0003-3Disegno di legge: Legge annuale per il mercato e la concorrenza (A.C. 3012-C) 

Quello approvato dalla Camera dei Deputati è il primo disegno di legge annuale per la concorrenza e l’apertura dei mercati presentato dalla data di entrata in vigore della legge n. 99 del 23 luglio 2009, che all’articolo 47 ha previsto tale strumento per consentire un’attività periodica di rimozione dei tanti ostacoli e freni, normativi e non, ancora presenti nei mercati dei prodotti e dei servizi.

Lo strumento del disegno di legge, presentato dal Governo il 3 aprile del 2015, ha permesso di effettuare un esame molto approfondito, attraverso un lungo iter. Il 7 ottobre dello stesso anno c’è stata infatti una prima approvazione, con significative modifiche, da parte dell’Assemblea della Camera. Il testo è quindi passato al Senato, dove la X Commissione Industria lo ha ulteriormente modificato, concludendo l’esame il 2 agosto 2016. Il Governo a questo punto ha presentato, il 3 maggio 2017, un maxiemendamento che ha sostanzialmente recepito tali modifiche e che è stato approvato lo stesso giorno dal Senato, con un voto di fiducia. Il disegno di legge è quindi tornato alla Camera per la terza lettura: dopo l’esame dal 23 maggio al 22 giugno da parte delle Commissioni riunite VI Finanze e X Attività produttive e l’approvazione di alcune specifiche modifiche (riguardanti le polizze assicurative, la pratica del cosiddetto “telemarketing selvaggio”, il regime delle aste collegate alla fine del mercato tutelato e l’attività odontoiatrica), l’Aula ha approvato il testo il 29 giugno.

Si tratta, nel complesso, di un insieme di misure estremamente importanti per il Paese, perché la concorrenza è un fattore essenziale per la crescita: mercati aperti e concorrenziali accrescono l’efficienza del sistema economico, aumentano la competitività delle imprese attraverso la riduzione del prezzo dei servizi e dei costi di produzione e al tempo stesso offrono ai consumatori una scelta più ampia di prodotti e servizi di migliore qualità e a prezzi più competitivi.

Oltre a sostenere la crescita, le misure messe a punto hanno il merito di andare nella direzione dell’equità e della giustizia sociale, perché ridurre le rendite derivanti da posizioni di monopolio significa offrire nuove opportunità a chi prima era escluso o penalizzato – permettendo ad un maggior numero di operatori economici di competere, valorizzando le proprie risorse e competenze – e significa anche garantire la libertà di scelta dei consumatori, con la possibilità di tutelare i più deboli.

Questo disegno di legge – che consiste di un solo articolo di 193 commi e contiene misure riguardanti diversi campi: dalle assicurazioni ai fondi pensione, dalle comunicazioni all’energia, dai servizi postali alle banche, dalla cultura alle professioni, dalla distribuzione farmaceutica ai trasporti – è insomma un primo passo di un cammino che dovrà proseguire negli anni a venire con le leggi annuali per il mercato e la concorrenza che faranno seguito a questa, attesa come detto da otto anni. Approfondisci qui

Proposte di legge: Biondelli ed altri; Zolezzi ed altri; Baroni ed altri; Vargiu ed altri; Amato ed altri; Paola Boldrini ed altri; Binetti: Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione (A.C. 913-2983-3115-3483-3490-3555-3556-A)

Il provvedimento, approvato all’unanimità in prima lettura alla Camera dei deputati il 29 giugno 2017, è frutto dell’unificazione di diverse proposte di legge presentate nel corso della legislatura. Il testo unificato, adottato dalla Commissione Affari Sociali come testo base, è stato oggetto di un’intensa attività emendativa durante l’esame in sede referente ed è stato, attraverso le audizioni, condiviso con il mondo scientifico e accademico.

Il provvedimento istituisce e disciplina la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza nonché il referto epidemiologico. Si tratta di due istituti solo in parte previsti da altri atti legislativi e regolamentari che perciò necessitavano di un adeguato assetto organizzativo e di norme attuative, contenute nella proposta di legge approvata alla Camera dei deputati.

La Rete nazionale dei registri è il primo atto di organizzazione nazionale di un fenomeno di studio interessante, nato per lo più in modo spontaneo.I registri tumori sono stati attivati a partire dagli anni Settanta in diversi ambiti territoriali italiani con funzioni di monitoraggio delle malattie oncologiche al fine di promuovere appropriate azioni di prevenzione primaria e secondaria.

Nei registri, i tumori sono classificati su base territoriale e in relazione a un tempo specifico, e sono codificati tenendo conto dell’incidenza, della prevalenza e della sopravvivenza dei malati. I dati servono anche per avere una chiara identificazione delle risorse che sono necessarie per affrontare questa patologia.

Il referto epidemiologico è invece un dato aggregato, che corrisponde alla valutazione dello stato di salute complessivo di una comunità e si ottiene da un esame epidemiologico delle principali informazioni relative a tutti i malati e a tutti gli eventi sanitari di una popolazione in uno specifico ambito territoriale.

Si tratta di un provvedimento che permetterà di avere una base epidemiologica significativa, per poi portare avanti quelle strategie terapeutiche di ricerca che sono fondamentali per far fare passi in avanti alla nostra comunità. Approfondisci qui

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