Nota sui lavori parlamentari dal 7 all’11 Dicembre

By December 11, 2015 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana i lavori d’aula alla Camera si sono interrotti per l’esame in commissione bilancio della legge di stabilità. Sulla sospensione sono stati versati fiumi d’inchiostro e pessima informazione perciò vale la pena di fare chiarezza.

1) In primo luogo la commissione bilancio è convocata da domenica 6 dicembre per l’esame della legge di bilancio e della legge di stabilita dal mattino fino alla sera quando, intorno alle 22, la seduta viene aggiornata alla seduta successiva. Finirà i suoi lavori non prima di domenica 13 dicembre.

Il regolamento prevede due vincoli durante la sessione di bilancio, uno sul merito e uno sull’organizzazione dei lavori e in particolare:

– non si possono affrontare, né in commissione né in aula, provvedimenti che comportano stanziamento di risorse

– l’aula non può essere convocata in contemporanea ai lavori della commissione bilancio.

Le due condizioni descritte mostrano la strumentalità della polemica cavalcata in questi giorni sul ponte lungo dei parlamentari: non si potrebbe convocare l’aula se non nella pausa dei lavori della commissione bilancio, cioè durante la notte.

2) Nella discussione sulla stabilità non sono impegnati solo i componenti della commissione bilancio ma tutti i capigruppo delle altre commissioni insieme a diversi componenti che si alternano per seguire l’iter della legge per le parti di competenza.

3) Qualcuno ha sostenuto che in ogni caso si sarebbe dovuto votare ad oltranza, anche di notte, per sanare la ferita della mancata elezione dei giudici della Corte. Per eleggerli la Costituzione prevede la soglia di 570 voti. Una soglia che comporta un consenso molto ampio sulle candidature che le ultime sessioni di voto hanno mostrato non esserci: il tempo da qui al 14 dicembre, data della prossima convocazione, serve a far maturare quel consenso e quella assunzione di responsabilità.

4) Durante la settimana sono continuati i lavori delle altre commissioni su provvedimenti privi di impegni di spesa, prevalentemente attraverso lo svolgimento di audizioni.

5) Quei parlamentari che nella settimana sono rimasti nel loro territorio hanno svolto la funzione di ascolto e raccordo per cui sono stati eletti.

6) Naturalmente tutte le cose dette fanno parte della deontologia professionale dell’esercizio del mandato parlamentare. Niente di più. Ma davvero non fa bene a nessuno delegittimare in modo caricaturale il lavoro del Parlamento.

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