Nota sui lavori parlamentari settimana dall’1 al 5 Febbraio

By February 5, 2016 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana sono state approvate due mozioni che riguardano rispettivamente la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2014, l’assunzione degli idonei e vincitori di concorsi pubblici e una proposta di legge che modifica lo statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia.

Sono state approvate infine anche 2 leggi molti importanti, di quelle che rendono orgogliosi di aver contribuito ad approvare: una che punta al riequilibrio fra donne e uomini nei consigli regionali e, in prima lettura, la legge del “dopo di noi” che riguarda il sostegno alle persone con disabilità grave dopo la morte dei genitori.

-La legge sull’equilibrio di genere nei consigli regionali è l’ultimo tassello della scelta che accompagna la legislatura dal suo inizio con l’obiettivo di riequilibrare la rappresentanza politica, in tutti i livelli istituzionali. Dopo le norme dell’Italicum e quelle contenute nella riforma costituzionale, con questa ultima legge approvata in via definitiva si applicherà la norma antidiscriminatoria per la formazione della liste e l’elezione dei consigli regionali. Qualunque sia il sistema elettorale definito nelle singole regioni. Si garantisce così, oltre che un equilibrio di genere nei consigli regionali, la certezza che questo equilibrio si rifletta nella composizione del nuovo Senato delle Regioni. Escluse le esperienze dell’Emilia Romagna (34,7 per cento), della Toscana (27,5 per cento) e del Piemonte (26 per cento), tutte le altre Regioni faticano a raggiungere una presenza femminile che copra almeno un quarto del Consiglio. Alcune Regioni si collocano al di sotto del 10 per cento: la Sardegna si attesta intorno al 7 per cento, l’Abruzzo al 3,4 per cento, la Calabria al 3,3 e nelle ultime elezioni in Basilicata non è stata eletta nessuna donna.

Il M5stelle ha votato contro e nella dichiarazione di voto ha motivato ha sua contrarietà elencando il ventaglio completo delle motivazioni del maschilismo d’antan: no alle quota rosa , meritocrazia ecc.

Mostrando soprattutto indifferenza, ignoranza o contrarietà a due questioni peraltro non nominate:

  • quota rosa e norma antidiscriminatoria sono cose diverse: con la seconda si definisce che nessuno dei 2 sessi può superare il 60 per cento della rappresentanza.
  • dati statici e da ultimo una ricerca dedicata di Banca d’Italia indicano che la presenza di donne nelle istituzioni e nelle assemblee elettive determina l’aumento degli investimenti in welfare e istruzione e una riduzione della corruzione. È questo il senso di rivendicare per legge che la rappresentanza delle donne sia garantita, oltre alla fisiologica necessità che in una democrazia compiuta la rappresentanza politica rispetti la realtà fatta di donne e uomini.

– Con la legge sul “dopo di noi”, che nel lessico della disabilità si riferisce al periodo di vita delle persone successivo alla scomparsa dei genitori, si punta a fornire alle persone con disabilità un giusto appoggio anche nel momento in cui la rete familiare di riferimento viene a mancare, con le adeguate cure e il proseguimento dei progetti di vita intrapresi negli anni. Un impegno importantissimo di cui si fa carico lo Stato e che da anni le famiglie delle persone disabili indicavano come la strada necessaria da intraprendere per non discriminare e abbandonare chi non riesce da solo a provvedere ai proprio bisogni.

Anche in questo caso il M5stelle ha votato contro dimostrando di interpretare in modo nichilista e distruttivo il ruolo di opposizione parlamentare. E quindi l’incapacità strutturale a governare.

Di seguito il dettaglio sugli altri provvedimenti.

Mozioni Fassina ed altri n. 1-01090, Vezzali ed altri n. 1-01100, Morassut ed altri n. 1-01102, Polverini ed altri n. 1-01103, Brignone ed altri n. 1-01107, Simone Valente ed altri n. 1-01108, Buttiglione ed altri n. 1-01109, Rampelli ed altri n. 1-01110 e Saltamartini ed altri 1-01121: Iniziative in relazione alla candidatura di Roma Capitale come sede delle Olimpiadi 2024, con particolare riferimento a forme di consultazione dei cittadini

La mozione si propone di incentivare e sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 tramite ad esempio eventi di promozione su tutto il territorio nazionale. Ci si impegna anche ad individuare, in collaborazione con l’amministrazione comunale, le più opportune localizzazioni coerenti con le linee di sviluppo, di crescita e di riqualificazione stabilite dalla comunità cittadina e dai competenti enti locali, investendo su opere pubbliche funzionali allo svolgimento delle gare ma che dopo l’evento possano essere riconvertite diventando fruibili e funzionali allo sviluppo urbano e del movimento sportivo e avendo cura che il patrimonio contribuisca alla crescita della pratica sportiva diffusa e popolare, oltre che quella professionistica e di più alto livello.

Per promuovere la partecipazione all’evento ci si impegna ad organizzare momenti di studio e approfondimento sulla storia e sulle finalità dei Giochi Olimpici nelle scuole di tutto il territorio nazionale e a sottoporre, d’intesa con il comune di Roma Capitale, il programma degli interventi olimpici ad un’ampia campagna di informazione, di consultazione e di partecipazione dei cittadini dei territori interessati, per dare al programma stesso un carattere aperto e trasparente.

Proposta di legge costituzionale S. 1298: Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia (Approvata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 3224) e dell’abbinata proposta di legge costituzionale di iniziativa del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia (A.C. 2060)

Con la legge si introducono delle modifiche allo statuto della regione autonoma Friuli Venezia Giulia e quindi nel suo assetto istituzionale. In particolare le province, come enti locali, non esisteranno più; viene abbassata la soglia per l’elettorato passivo che passa da 25 a 18 anni; si riduce da 15 mila a 5 mila il numero di firme necessarie per l’iniziativa legislativa popolare e si danno piani e strumenti alla regione per disciplinare le forme di esercizio associato delle funzioni comunali.

Proposta di legge: Modifica all’articolo 4 della legge n. 1652 del 2004, recante disposizioni volte a garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali (Approvata dal Senato) (A.C. 3297) ed abbinate (A.C. 1278-3354-3359)

La legge approvata il 3 febbraio 2016 si pone in linea di continuità con una serie di provvedimenti varati dal Parlamento volti a favorire l’equilibrio di genere all’interno delle Assemblee elettive. In questo caso l’attenzione è diretta all’elezione dei Consigli regionali. La necessità di un intervento sul livello regionale della rappresentanza emerge dalla constatazione che in tale ambito la presenza femminile si colloca intorno al 18 per cento, contro il 31 per cento del livello nazionale e la media europea del 32 per cento. Siamo lontani dalla “soglia critica” del 40% (la percentuale al di sotto della quale non è possibile percepire una “presenza di genere” nelle pratiche politiche). La norma approvata interviene sulla legge n. 165 del 2 luglio 2004 che stabilisce i principi fondamentali cui le regioni devono attenersi nella disciplina del proprio sistema elettorale. In particolare, è modificata la lettera c-bis) dell’art. 4, co. 1, che prevede tra i suddetti principi la «promozione della parità tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive attraverso la predisposizione di misure che permettano di incentivare l’accesso del genere sottorappresentato alle cariche elettive». Approfondisci qui Dossier Rappresentanza di genere

Proposte di legge: Assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (A.C. 698-1352-2205-2456-2578-2682-A)

La Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge sul «Dopo di noi» che nel lessico della disabilità si riferisce al periodo di vita delle persone successivo alla scomparsa dei genitori. La legge viene incontro al desiderio dei genitori di assicurare al proprio figlio tutte le cure e l’assistenza di cui necessita dopo la loro morte e di veder garantito quei progetti di vita costruito negli anni, finora realizzati solo grazie agli sforzi delle famiglie. Da oggi alle persone con disabilità viene assicurata una continuità qualitativa di vita. Approfondisci qui Dossier “Dopo di noi”

Mozioni Ciprini ed altri n. 1-00730, Placido ed altri n. 1-01128, Miccoli ed altri n. 1-01129, Pizzolante ed altri n. 1-01130, Cirielli ed altri n. 1-01131, Occhiuto ed altri n. 1-01134 e Fauttilli ed altri n. 1-01135: Iniziative volte all’assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici

La mozione si inserisce in una riforma generale della pubblica amministrazione che vede soprattutto con la legge delega n. 124 del 2015, un progetto complessivo che rimette in moto la P.a., valorizzando innanzi tutto le forze e le competenze sane, che sono la stragrande maggioranza delle persone che lavorano dentro la pubblica amministrazione. In questo progetto si inserisce anche il tema oggetto della mozione e cioè quello del reclutamento e dei concorsi, che negli anni passati ha generato un alto numero di vincitori e di idonei non assunti. Uno dei primi provvedimenti votati nella legislatura è stato quello per l’abolizione della doppia autorizzazione a bandire i concorsi e ad assumere da parte delle pubbliche amministrazioni. Questo sdoppiamento, di fatto, creava i vincitori non assunti. Con questa semplificazione, invece, si rende più immediata l’immissione in ruolo dei vincitori dei concorsi pubblici. Con la mozione ci si impegna a valorizzare nei futuri concorsi chi è risultato idoneo a un concorso passato e ad attingere a graduatorie vigenti per la copertura di specifici fabbisogni professionali, senza ricorrere ai concorsi.

  

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