Nota sui lavori parlamentari settimana dal 20 al 24 Giugno

By June 24, 2016 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana la Camera ha approvato una legge che disciplina le professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e di pedagogista; una sulla legge di bilancio e una mozione sui servizi dei beni culturali.
Una settimana che si è chiusa con il pessimo risultato del referendum promosso in Gran Bretagna sulla sua permanenza nella Unione Europea. L’esito del voto è netto: la Gran Bretagna ha votato per l’uscita dall’Europa. Una notizia triste che apre orizzonti incerti per la Gran Bretagna e l’Europa tutta ma che sopratutto rappresenta una forte battuta d’arresto per il progetto di integrazione Europea.
Nel 2017 verranno celebrati i 60 Anni del Patto di Roma ma il senso dell’Europa è fortemente in crisi nel senso comune e cresce populismo e anti europeismo.  Oltre alla Brexit, le ultime tornate elettorali nei diversi paesi hanno registrato il successo di forze politiche estreme che, favorite dagli effetti sociali della crisi economica e dalla paura di fronte agli attentati terroristi, strumentalizzano i flussi migratori e teorizzano la fine della libera circolazione di Shengen. L’aumento del consenso elettorale di quelle forze rivela sia l’insuccesso delle politiche europee di austerità di contrasto alla crisi, che l’assenza di una efficace politica europea dei flussi migratori.
Il Governo italiano fin dal suo insediamento ha imposto la discussione su entrambi gli argomenti e su entrambi ha avanzato proposte: Migration compact da un lato e il Documento italiano per l’Europa di fine febbraio 2015 per il rilancio del senso dell’Europa.
Ma ha anche accompagnato le proposte con l’azione concreta del salvataggio in mare nel Mediterraneo e con forti atti simbolici, come quelli di Ventotene.
La flessibilità nel rispetto dei vincoli del Fiscal compact riconosciuta all’Italia è un primo risultato di cambiamento di direzione nelle politiche economiche europee.
Ma occorre conquistare una nuova direzione di marcia strutturale oltre che passi avanti decisi verso gli Stati Uniti d’Europa e la legittimazione popolare delle istituzioni europee: per non arrendersi agli effetti a catena della Brexit . Occorre dunque una controffensiva culturale europeista: vuol dire sostituire alla arcigna retorica europea una nuova visione europeista.
Perché la rivisitazione strutturale dell’austerità e del Fiscal compact deve essere battuta culturalmente e realizzata concretamente: per esempio attraverso  lo scorporo dal computo delle spese di alcuni investimenti pubblici. Quelli in istruzione e cultura potrebbero essere le più simbolicamente rilevanti e distintivi del modello sociale europeo.

Proposte di legge: Iori ed altri; Binetti ed altri: Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e di pedagogista (A.C. 2656-3247-A)

L’obiettivo principale di questo provvedimento è la valorizzazione delle competenze scientifiche e professionali di educatori e pedagogisti, perché «educatori non ci s’improvvisa» e, per rispondere alle numerose e nuove problematiche dell’ambito educativo, sociale e sanitario, è necessario un alto profilo professionale. Occorre quindi un riconoscimento professionale di questi operatori per fare uscire dall’ombra il lavoro prezioso, spesso non riconosciuto o non sufficientemente valorizzato o apprezzato, da essi svolto.
È una galassia variegata e professionalmente fragile di circa 200 mila persone, alcune con titolo, altre senza, di una giungla di titoli e ambiti lavorativi che comprende, al suo interno, anche ingiustizie e disparità, di una normativa in materia complessa e, a volte, contraddittoria, che attende da oltre vent’anni di essere rivista e che risulta anche inadeguata, oggi, ai tempi e alle modifiche necessarie alla riorganizzazione dei servizi. Il testo, che nasce dalla collaborazione di tutti i gruppi parlamentari, si è arricchito del contributo di associazioni di educatori e pedagogisti.
Queste figure professionali operano negli ambiti dell’infanzia ma anche in tutto l’arco della vita, nei luoghi molteplici della famiglia, della disabilità, dell’immigrazione, del carcere, della tossicodipendenza, delle case famiglia, delle comunità territoriali, della formazione aziendale, dell’inclusione e della tutela dei soggetti fragili e svantaggiati, della promozione del benessere.
Con questa proposta di legge si creano le condizioni per produrre un decisivo miglioramento nella qualità dei servizi; si potenzia un’affermazione dei diritti dell’infanzia e una diffusione della qualità della cura educativa per tutte le persone in situazioni di fragilità e per coloro che sono in cammino nei sentieri educativi; inoltre, come ha dichiarato in discussione generale Umberto D’Ottavio (PD), si afferma la forte volontà di rilanciare i servizi sociali e sanitari, considerando la dotazione nei servizi di adeguate figure professionali. Approfondisci qui

Mozioni Mazziotti Di Celso ed altri n. 1-01234, Simone Valente ed altri n. 1-01267, Pannarale ed altri n. 1-01282, Palese e Pisicchio n. 1-01300 e Borghesi ed altri n. 1-01302 concernenti l’affidamento di servizi nel settore dei beni culturali, con particolare riferimento allo svolgimento di procedure di gara

Il Governo, in particolare il Ministro Franceschini, ha invertito una tendenza rispetto all’attenzione al patrimonio culturale, ai beni culturali e al sistema museale: in termini di risorse, con uno degli investimenti più importanti fatti negli ultimi anni, e in termini anche di concezione dei musei, con le gare internazionali che hanno visto professionisti importanti dedicarsi alla gestione del sistema museale italiano. Nella mozione presentata si chiedono alcuni impegni, rispetto ai quali il Governo ha annunciato parere favorevole, che sono impegni di trasparenza, efficienza, celerità, rispetto ad un processo che è stato avviato con il coinvolgimento di Consip: un processo che prevede intanto di dividere la tipologia di questi servizi aggiuntivi tra quelli di natura più tecnica e di natura più gestionale, quelli di natura più strettamente culturale, che hanno proprio ad oggetto la valorizzazione, e quelli che però aggiungono, nelle loro attività, ad esempio di ristorazione eccetera, alcune potenzialità anche queste di valorizzazione dei beni. I servizi aggiuntivi non sono un luogo per fare cassa, ma sono un luogo per fare con efficienza ed efficacia valorizzazione dei beni culturali, diffusione della cultura e sviluppo di una cultura popolare.

Proposta di legge: Boccia ed altri: Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernenti il contenuto della legge di bilancio, in attuazione dell’articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (A.C. 3828-A); e delle abbinate proposte di legge: Boccia ed altri; Marcon ed altri (A.C. 2648-2897)

Il 22 giugno 2016 la Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, la proposta di legge che modifica il contenuto della legge di bilancio. Si tratta di un percorso di riforma dell’ordinamento contabile avviato, dopo la riforma della governance della finanza pubblica a livello europeo, con l’approvazione della legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012 che ha introdotto il principio dell’equilibrio di bilancio nella nostra Carta costituzionale. La legge costituzionale ha quindi demandato ad una successiva legge di natura rinforzata1 la disciplina della sua attuazione. Una novità di particolare rilievo della riforma riguarda la nuova veste di legge sostanziale che la legge di bilancio assume con l’eliminazione del terzo comma dell’articolo 81 della Costituzione effettuata nel 2012. In base a questa modifica, la legge n. 243 del 24 dicembre 2012 (la legge rinforzata) di attuazione del principio del pareggio di bilancio, stabilisce che l’attuale contenuto della legge di stabilità confluisce nello stesso disegno di legge di bilancio e che, per ragioni di trasparenza circa il contenuto e il peso delle innovazioni legislative, esso sia composto di due distinte sezioni: la prima indica le innovazioni legislative e il livello del saldo netto da finanziare e la seconda contiene la previsione di bilancio a legislazione vigente. Il testo approvato dalla Camera implementa tale innovazione, apportando le necessarie modifiche e integrazioni alla vigente legge di contabilità e finanza pubblica. Il passaggio da due leggi (la legge di stabilità e la legge di bilancio) a una sola (la legge di bilancio) non è solo un fatto nominale o formale. Avrà conseguenze sui documenti da presentare ed esaminare, sulla tempistica, ma soprattutto sull’obiettivo di fondo: fare esaminare e intervenire il Parlamento sul complesso delle entrate e delle spese, portando al centro del dibattito parlamentare le priorità dell’intervento pubblico, considerato nella sua interezza. Approfondisci qui

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