Nota sui lavori parlamentari settimana dal 2 al 5 Maggio

By May 7, 2017 Lavoro parlamentare

Premessa

Questa settimana alla Camera sono stati approvati alcuni disegni di legge di ratifica, una legge per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e una che modifica la normativa sulla legittima difesa.
In questa settimana è anche partita la procedura per la richiesta del bonus mamma di 800 euro destinato a tutte le madri. All’annuncio, insieme ai consensi e all’immediato boom di domande, è seguita una polemica politica sul senso di svincolare l’erogazione del bonus dal reddito e quindi dall’Isee.
Il bonus mamme è una delle misure che puntano a rendere la maternità (e la paternità) nel nostro Paese una libera scelta.
Sono cause strutturali e profonde che rendono il nostro Paese bandiera nera in Europa per tassi di natalità. L’assenza di politiche per la famiglia coerenti e continuative, la carenza di fondi, un impoverimento del welfare che ha aumentato i carichi di cura sulle spalle delle donne e allo stesso tempo bloccato la crescita dell’occupazione femminile. Un Paese familista che non riesce a rendere adulti e autonomi i giovani ragazzi e le giovani ragazze.

Su questo triste quadro ci siamo interrogate in questi anni, per esempio con l’iniziativa “Un Paese per donne e uomini: maternità libera scelta?” e abbiamo iniziato a mettere in campo delle politiche che potessero far fare al nostro Paese dei passi avanti.

Tanto è stato fatto oltre al bonus mamme. Solo per fare alcuni esempi: sono state abolite le dimissioni in bianco che negavano la maternità a quasi un milione di donne, è stata fatta rientrare la maternità all’interno del premio di produttività, non più assenza, dunque, elemento che alimentava il gender Pay gap.
E ancora: passi avanti sono stati fatti sui congedi, sia quelli parentali, sia quelli riservati ai padri, che da misura sperimentale diventano strutturali e vengono aumentati nel tempo (speriamo di arrivare ai 15 giorni di congedo obbligatorio!). Poi la maternità come diritto universale: anche per le lavoratrici autonome e anche se il datore di lavoro non ha versato i contributi.
C’è poi il capitolo degli incentivi monetari: il bonus bebè, quello sì vincolato all’Isee, e il voucher babysitting, misura che promuove il ritorno a lavoro della mamma e considera quella una priorità.
E i passi avanti fatti sui servizi: con i decreti attuativi della buona scuola finalmente anche i servizi per l’infanzia della fascia 0-6 entrano a far parte del sistema educativo, con un conseguente aumento di fondi e di copertura.
Fino ad arrivare al contestato bonus mamme. Riesco a capire e condividere la critica di chi dice che 800 euro sono troppo pochi. Tutte le stime attestano il costo di un figlio su cifre molto più alte, dunque non è ancora una misura sufficiente.
Ma che questa misura sia inutile o iniqua no, quella non riesco a comprenderla. Da anni diverse studiose di politiche della famiglia e molti demografi fanno notare che in Italia, a differenza degli altri paesi europei, manca un assegno o un contributo universale legato all’evento della nascita. Una politica di incentivo alla natalità non assistenziale, quindi scollegata dal reddito.
Questo perché la maternità (e a nostro avviso anche la paternità) dovrebbe essere un diritto universale, un diritto di cittadinanza che appartiene a tutte (e a tutti).
Questo diritto è ancora troppo legato alla condizione della singola donna e molto alla presenza o meno di un’occupazione. Cosa che, guardando i tassi di disoccupazione femminile, non può più essere ignorata.

Ratifiche
Sono stati approvati i seguenti disegni di legge di ratifica:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Emirati Arabi Uniti, nell’ambito della cultura, arte e patrimonio, fatto a Dubai il 20 novembre 2012; b) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Malta in materia di cooperazione culturale e di istruzione, fatto a Roma il 19 dicembre 2007; c) Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro, fatto a Podgorica il 26 settembre 2013; d) Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Senegal, fatto a Roma il 17 febbraio 2015; e) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica slovacca sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Bratislava il 3 luglio 2015; f) Accordo di collaborazione nei settori della cultura e dell’istruzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Slovenia, fatto a Roma l’8 marzo 2000 (A.C. 3980-A); S. 2194 – Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Barbados per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a Barbados il 24 agosto 2015 (Approvato dal Senato) (A.C. 4226); Disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Costa Rica sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Allegato, fatto a Roma il 27 maggio 2016 (A.C. 4254); Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo dello Stato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazione dell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011 (A.C. 2714)

Testo unificato delle proposte di legge: Fiorio ed altri; Castiello ed altri: Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico (A.C. 302-3674-A)

L’Italia è un Paese sempre più cosciente delle potenzialità e dei benefici che il settore agrobiologico comporta: negli ultimi anni, infatti, è cresciuto considerevolmente sia in termini di quantità delle produzioni realizzate sia come superficie investita a biologico.
Secondo i dati reperibili sul Sistema nazionale per l’agricoltura biologica SINAB, che da 16 anni produce biostatistiche, al 31 dicembre 2015 le imprese inserite nel sistema di certificazione erano poco meno di 60.000 con una crescita rispetto all’anno precedente (2015 su 2014) dell’8,2 per cento. Nello stesso periodo la superficie agricola utilizzata (SAU) biologica è aumentata del 7,5 per cento arrivando a poco meno di 1,5 milioni di ettari, parti al 12 per cento di quella nazionale. Le aziende agricole biologiche rappresentano circa il 3,8 per cento delle aziende agricole totali. Il comparto dell’agrobiologico impiega circa 250mila addetti, in gran parte composto da giovani e donne con un elevato livello di istruzione e di formazione professionale.
Leader mondiale per quantità di prodotti biologici, l’Italia è al primo posto nella produzione di agrumi biologici, al secondo posto al mondo per l’apicoltura e per la produzione di ortaggi, di uva e di olive, al terzo per la produzione di frutta, al quarto per le leguminose. Il settore è in rapida evoluzione: basti pensare che nel solo comparto del vino biologico, nel 2015 si è registrato un incremento del 15,6% rispetto all’anno precedente della superficie coltivata a vigneti biologici.
L’agrobiologico ha mostrato nel tempo una tendenza anticiclica: mentre, come ha affermato la relatrice Alessandra Terrosi (PD), tutti i settori produttivi sono stati investiti da una grave crisi, le aziende che adottano il metodo biologico hanno resistito meglio delle altre, e anzi, si sono sviluppate, forse anche perché sono aziende con una spiccata vocazione alla innovazione o perché spesso si tratta di aziende orientate alla esportazione.
Ciò che rende effettivamente moderno e innovativo questo intervento normativo, ha affermato Massimo Fiorio (PD), è l’attenzione rivolta al tema dei meccanismi di aggregazione delle aziende e alla conseguente immissione di prodotti nel mercato. Il tema dell’istituzione delle organizzazioni interprofessionali nella filiera del biologico, ossia il tema dell’istituzione delle organizzazioni di prodotto biologico, coglie l’esigenza di stringere rapporti tra gli attori del settore, pur partendo da una pluralità di posizioni molto diverse in termini di dimensioni aziendali e di capacità produttive,
ma con l’obiettivo comune di essere all’altezza di un mercato molto esigente. Approfondisci qui

Disegno di legge: Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (A.C. 4314-A); e dell’abbinata proposta di legge: Gianluca Pini ed altri (A.C. 4252)

È un provvedimento che si riferisce agli anniversari che riguardano tre figure – Leonardo, Raffaello, Dante -, che rappresentano dei tesori inestimabili del nostro patrimonio culturale; che hanno raggiunto, nei loro campi di azione, risultati ineguagliati, che rappresentano, non soltanto per noi che siamo nati e viviamo nei luoghi in cui loro nacquero, vissero e operarono, ma per tutti i cittadini europei, un motivo di fierezza, di orgoglio. Sono personalità che sono dotate di una risonanza internazionale, di notorietà e che hanno una capacità di suscitare ammirazione in tutto il mondo che veramente ha pochi eguali. Con la proposta di legge si propone di programmare e coordinare, fin da ora, le iniziative che riguarderanno un triennio, per gli anniversari che cadranno nel 2019, nel 2020 e nel 2021.

Proposta di legge: Ermini: Modifica all’articolo 59 del codice penale in materia di legittima difesa (A.C. 3785-A/R); e delle abbinate proposte di legge: Molteni ed altri; La Russa ed altri; Marotta e Sammarco; Molteni ed altri; Faenzi; Gelmini ed altri; Gregorio Fontana ed altri; Formisano e Portas; Molteni ed altri (A.C. 2892-3380-3384-3419-3424-3427-3434-3774-3777)

La “legittima difesa”, disciplinata dall’articolo 52 del codice penale, è una sorta di diritto alla “autotutela” che l’ordinamento giuridico italiano già oggi riconosce ad un cittadino nel caso in cui si ritrovi in una improvvisa situazione di pericolo imminente (per sé o per altri) da cui è necessario difendersi e non sia possibile rivolgersi all’autorità pubblica per ragioni di tempo e di luogo.
Periodicamente, episodi di cronaca cruenti alimentano il tentativo di alcune forze politiche di soffiare sul fuoco agitando il tema della sicurezza per guadagnare facili consensi. Un tema delicato come questo, che implica l’uso delle armi da parte di chi, minacciato, legittimamente rivendica la possibilità di difendersi in casa propria, richiede però un grande equilibrio, per assicurare questo diritto senza cadere su un piano privo di regole che rischierebbe di produrre una “licenza di uccidere” non accettabile in un Paese civile come il nostro. E d’altra parte l’America ci dice che un paese più armato non è un paese più sicuro.
Tale equilibrio è stato perseguito dal Partito Democratico nel corso dell’iter alla Camera di questo provvedimento, che per garantire ulteriormente la posizione di chi esercita il diritto di autodifesa interviene proprio sull’articolo 52 del codice penale specificando che si considera legittima difesa la reazione ad una aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte ( come dice la legislazione francese ) o all’introduzione con violenza, minaccia o inganno, e sull’articolo 59, che riguarda la disciplina dell’errore, stabilendo che la colpa di chi reagisce per autodifesa deve essere sempre esclusa quando l’errore è conseguenza del grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione.
Naturalmente, proprio per evitare ogni tipo di arbitrio o anche “che possano consumarsi veri e propri omicidi dolosi, in ambito familiare, magari premeditati e ‘mascherati’ da legittima difesa”, il provvedimento prevede che debba esservi, “in ogni caso, la valutazione del caso concreto da parte del giudice”, come ha sottolineato il relatore del PD David Ermini.
Sempre per iniziativa del PD, e in particolare del capogruppo in Commissione Giustizia Walter Verini, per chi viene prosciolto o archiviato nei casi di legittima difesa viene riconosciuto il diritto al rimborso delle spese legali sostenute.
Il passaggio al Senato sarà l’occasione per ulteriori approfondimenti da cui far scaturire i miglioramenti necessari sulla percezione seguita alla distinzione tra legittima difesa di notte o di giorno, al di là della strumentalità e delle analogie con la legislazione di altri paesi.
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