Nota sui lavori parlamentari settimana da 20 al 24 Novembre

By November 25, 2017 Lavoro parlamentare

 

Premessa

Questa settimana la Camera ha approvato: la proroga del termine dei lavori della commissione di inchiesta sulle periferie; una mozione sulla normativa in materia di prevenzione vaccinale; alcune ratifiche; una proposta di legge per il distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia; e una proposta di legge contenente disposizioni per la celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini.

E’ stata inoltre rimandata in commissione la proposta di legge per la reintroduzione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Una scelta che deriva da tante motivazioni di natura politica, legate ai tempi della legislatura e al dibattito fra le forze politiche.

Viviamo in un tempo in tutto diverso da quello del 1970 in cui lo Statuto dei lavoratori si sviluppò intorno al perno dell’articolo 18. L’idea di riproporre come architrave di un sistema di diritti del lavoro il ripristino del diritto di reintegra nel posto di lavoro difronte alla sentenza di illegittimità del licenziamento, cioè l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e la sua estensione anche alle aziende con meno di quindici dipendenti, non risolve in modo efficace la necessità di tutelare il valore e la dignità delle persone che lavorano in un mercato profondamente cambiato, così come è cambiata la struttura produttiva nel tempo dell’economia digitale.

E’ senz’altro necessario aprire una riflessione politica larga con chi, in Parlamento e tra le forze politiche, pensa che il valore del lavoro sia il fondamento della qualità della democrazia. Ma questa riflessione politica non può certamente esaurirsi nella discussione sulla reintroduzione dell’articolo 18 fatta nell’ultimo scampolo di legislatura. Dovrebbe  invece partire dalla necessità di scegliere un nuovo architrave del sistema di diritti: dal diritto alla formazione, a quello ad un equo compenso, al diritto ad un salario minimo nei settori non coperti dalla contrattazione collettiva. Il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro, non risolve insomma le nuove frontiere della precarietà.

Qualunque scelta sul tema sarebbe stata inoltre teorica, perché non esistono le condizioni né politiche né temporali perché la proposta arrivi alla fine del suo iter parlamentare. L’unico provvedimento che sicuramente arriverà in porto è invece la legge di bilancio che  affronta già il tema, prevedendo il raddoppio del contributo che il datore di lavoro è tenuto a versare prima di procedere ad un licenziamento collettivo. Una misura che si presta a ulteriori riflessioni, che potrebbero riguardare, in particolare, la misura dell’indennità risarcitoria prevista.

Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questa settimana abbiamo depositato una proposta di legge che ha l’obiettivo di sostenere le donne che denunciano di aver subito delle molestie sul luogo di lavoro. Le denunce di molestie che in questi mesi hanno animato il mondo dello spettacolo hanno come squarciato un velo e fatto entrare nella discussione pubblica un tema troppo spesso sottovalutato, che non riguarda solo il mondo dello spettacolo. Le donne che subiscono violenza sui luoghi di lavoro sono tante e pochissime di loro denunciano. Questo anche per l’assenza di strumenti adatti di tutela contro ritorsioni, mobbing e licenziamenti. Nella proposta di legge abbiamo inserito delle forme di tutela del posto di lavoro e la possibilità, anche per le donne vittime di molestie, di usufruire dei congedi riservati alle donne vittime di violenza.

Proposta di inchiesta parlamentare: Causin ed altri: Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie (Doc. XXII, n. 82)

“La richiesta di proroga della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, di cui faccio parte, è stata condivisa, come si è sentito anche negli interventi precedenti, da tutti i componenti della Commissione stessa per permettere di completare il corposo lavoro ad oggi realizzato che ha visto, dal novembre scorso ad oggi, missioni a Roma, Napoli, Milano, Bologna, Genova, Venezia, Bari, Torino e Palermo, con l’ascolto di 170 testimonianze, tra cui i sindaci metropolitani, assessori, prefetti, questori e forze dell’ordine, oltre alle associazioni operanti nei territori. Inoltre, la Commissione ha programmato audizioni con 37 esponenti del mondo accademico, delle istituzioni e di enti pubblici, di rappresentanti di categorie socio-economiche e con oltre 27 associazioni di volontariato privato e sociale.

Una quantità di dati importantissimi, che fanno il punto sullo stato delle aree urbane più dinamiche e in trasformazione, che sono le città metropolitane, dove si concentrano 21 milioni di persone, e che, proprio per la loro complessità, sono contemporaneamente i luoghi dello sviluppo economico e dei conflitti sociali.

Ci sono forti relazioni tra le trasformazioni delle città e i processi di marginalizzazione che portano al degrado e al disagio sociale, problemi che non sorgono nelle zone periferiche in sé, ma nelle zone che perdono la loro identità. Le periferie non sono dei luoghi lontani dal centro storico, ma luoghi presenti in diversi punti delle città di disorganizzazione sociale, dove gli immobili sono degradati, il tasso di povertà alto, ci sono reti informali fragili, uno scarso senso di appartenenza e conflitti culturali tra gruppi diversi. Il compito della Commissione è stato quindi enorme, perché apparentemente doveva indagare su due punti, degrado e sicurezza delle città e delle loro periferie, ma nella realtà ha dovuto affrontare decine di argomenti, perché per fare ordine là dove c’è disordine, fragilità sociale e quindi insicurezza e degrado, occorre affrontare il tema dei servizi scolastici, sportivi, sociali, della casa e del lavoro, delle reti sociali, della partecipazione, della qualità degli spazi pubblici, dei rom, dello spaccio di droga, dell’insicurezza, e anche affrontare il tema, che è molto presente nelle relazioni che presenteremo al Parlamento, dei ruoli e competenze dei vari livelli istituzionali.” Continua a leggere qui la dichiarazione di voto

Mozioni Colonnese ed altri n. 1-01683, Fossati ed altri n. 1-01750 e Lenzi ed altri n. 1-01751 concernenti iniziative volte a superare le criticità della normativa in materia di prevenzione vaccinale 

“Parliamo ancora di vaccini con l’obiettivo di impegnare il Governo su scelte che, oltre a semplificare il percorso intrapreso con il decreto-legge n. 73 approvato alla Camera lo scorso 28 luglio, favoriscano la cicatrizzazione di ferite dopo una discussione nel Paese che ha raggiunto tratti esasperati e aiutino a rinsaldare il rapporto di fiducia tra medico e genitori scettici e pazienti nel sistema sanità, messi a dura prova in quella fase. Non torno su argomenti ampiamente dibattuti quali percentuali di copertura vaccinale, storia naturale delle malattie infettive, epidemie o pandemie che hanno inciso o determinato la storia di interi continenti ma, come faccio ogni volta che parlo di vaccini, ribadisco che sono lo strumento più efficace che la medicina abbia messo in campo nella lotta alle malattie infettive, ai suoi rischi per la salute dell’individuo e per la salute collettiva che non possono essere scissi nell’obiettivo di risultato.” Continua a leggere qui la dichiarazione di votoqui il testo della mozione

Ratifiche

Disegno di legge: S. 2098 – Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell’Ecuador in materia di cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 18 novembre 2009 e a Quito il 20 novembre 2009 (A.C. 4465); Disegno di legge: S. 2100 – Ratifica ed esecuzione del Memorandum d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Perù per la cooperazione nel campo della sicurezza e difesa e dei materiali per la difesa, fatto a Roma il 17 marzo 2010 (A.C. 4466); Disegno di legge: S. 2182 – Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Macedonia in materia di cooperazione di polizia, fatto a Roma il 1° dicembre 2014 (A.C. 4467); Disegno di legge: S. 2183 – Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Mozambico sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Maputo il 19 marzo 2014 (A.C. 4468); Disegno di legge: S. 2882 – Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine concernente i locali del Centro situati in Italia, con Allegati, fatto a Reading il 22 giugno 2017 (A.C. 4686); Disegno di legge: S. 2823 – Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese relativo all’attuazione di un servizio di autostrada ferroviaria tra l’Italia e la Francia, fatto a Lussemburgo il 9 ottobre 2009 (A.C. 4685); Disegno di legge: S. 2673 – Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui privilegi e le immunità del tribunale unificato dei brevetti, fatto a Bruxelles il 29 giugno 2016 (A.C. 4469); Disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e l’Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sede dell’organizzazione, fatto a Roma il 14 giugno 2017; b) Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all’Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull’istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017; c) Scambio di note tra il Governo della Repubblica italiana e la Multinational Force and Observers (MFO) emendativo dell’Accordo di sede del 12 giugno 1982, fatto a Roma il 7 e 8 giugno 2017; d) Carta istitutiva del Forum internazionale dell’energia (IEF), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011; e) Memorandum d’intesa tra la Repubblica italiana e il Consiglio d’Europa circa l’Ufficio del Consiglio d’Europa a Venezia e il suo status giuridico, fatto a Strasburgo il 14 giugno 2017 (A.C. 4609-A); Disegno di legge: S. 2772 – Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: A) Convenzione relativa alla costruzione e all’esercizio di un Impianto laser europeo a elettroni liberi a raggi X, con allegati, fatta ad Amburgo il 30 novembre 2009; B) Protocollo di adesione del Governo della Federazione russa alla Convenzione del 16 dicembre 1988 sulla costruzione e sulla gestione del laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (ESRF), fatto a Grenoble il 23 giugno 2014 e a Parigi il 15 luglio 2014; C) Protocollo alla Convenzione relativa alla costruzione e all’esercizio di un Impianto laser europeo a elettroni liberi a raggi X riguardante l’adesione del Governo del Regno di Spagna, con Allegato, fatto a Berlino il 6 ottobre 2011 (A.C. 4684); Disegno di legge: Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive, fatta a Magglingen il 18 settembre 2014 (A.C. 4303); Disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell’Accordo relativo alla protezione dell’ambiente marino e costiero di una zona del Mare Mediterraneo (Accordo RAMOGE), tra Italia, Francia e Principato di Monaco, fatto a Monaco il 10 maggio 1976 ed emendato a Monaco il 27 novembre 2003 (A.C. 4475); Disegno di legge: S. 2674 – Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all’Accordo istitutivo del Fondo comune dei prodotti di base del 27 giugno 1980, adottati a L’Aja l’11 dicembre 2014 (A.C. 4470); Disegno di legge: S. 2709 – Ratifica ed esecuzione dell’emendamento all’articolo 124 dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, adottato a L’Aja con risoluzione ICC n. 2 del 26 novembre 2015 (A.C. 4471)

Proposta di legge: S. 951-1082 – D’iniziativa dei senatori: De Monte; Bellot ed altri: Distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia (A.C. 4653)

“Il Partito Democratico voterà a favore del distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto. In realtà, noi siamo felici del fatto che, finalmente, Sappada torna al Friuli Venezia Giulia. È un procedimento che dura da più di dieci anni; è del 13 luglio 2007 la delibera n. 33 del consiglio comunale di Sappada in cui si chiede di partire con il procedimento previsto dall’articolo 132 della Costituzione. Quello che facciamo oggi è dare la giusta risposta ai cittadini di Sappada, una risposta che loro aspettano da molto, da troppo tempo e che il Parlamento avrebbe dovuto dare ben prima di oggi. Si è discusso molto in quest’Aula del tema; in realtà, si è discusso anche di altro, di temi importantissimi, che noi riconosciamo, come il tema dello spopolamento della montagna, un tema fondamentale che va affrontato, anche perché in regione Veneto, purtroppo, la legge regionale sulla montagna non è stata riempita dei contenuti che ci si aspettava. Ma il provvedimento non parla di questo, il provvedimento parla di un comune che chiede di tornare in Friuli Venezia Giulia e, a supporto di questa richiesta, porta motivazioni linguistiche, sociali, storiche e culturali; segue il procedimento dettato dall’articolo 132 della Costituzione” Continua a leggere qui la dichiarazione di voto 

Proposta di legge: S. 2227 – D’iniziativa dei senatori: Fabbri ed altri: Disposizioni per la celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini (A.C. 4665) 

“Oggi siamo chiamati a votare la proposta di legge, a prima firma della collega senatrice Fabbri, che riguarda la celebrazione dei 150 anni dalla morte del compositore Gioacchino Rossini, uno dei più geniali compositori del panorama musicale italiano, un vero e proprio enfant prodige che compose la sua prima opera che era ancora un adolescente e che ha donato al mondo opere come Il Barbiere di Siviglia, La Cenerentola e il Guglielmo Tell. Gioacchino Rossini era una figura carismatica, complessa, unico nel suo genio titanico e nella sua arte, un Napoleone di un’epoca musicale, come lo definì lo stesso Mazzini, un artista in crescendo, come disse invece Stendhal, che da una famiglia di semplice origini è arrivato a sedersi nell’Olimpo dei più brillanti musicisti al mondo e di ogni tempo. Quello di Rossini è uno stile unico nella sua dinamicità, nei toni irriverenti ma anche caldi e pieni di passione. La sua prima fase si caratterizza per essere satira di costume e capace di spalancare le porte del teatro anche alle fasce più popolari per diventare poi, con lo Stabat Mater, sacro, intimo, un canto dell’anima. Rossini seppe dedicarsi in egual misura all’opera buffa e al melodramma, rielaborando lo stile del Settecento e segnando l’Ottocento, riuscendo a influenzare anche il tempo successivo con la sua carica di innovazione. Decine di opere liriche musicate senza confini di genere perché seppe, appunto, muoversi dalla farsa alla commedia, dalla tragedia all’opera seria e semiseria. Un’adeguata celebrazione, quindi, dovuta attraverso il sostegno ad azioni di valorizzazione della personalità e dell’opera di questo eccezionale compositore. Si può quindi dire un atto dovuto da parte di tutti noi oggi più che mai. È infatti di qualche giorno fa il riconoscimento della città di Pesaro come città della musica patrimonio dell’UNESCO, riconoscimento arrivato grazie anche e soprattutto all’eredità rossiniana e al lavoro instancabile e coordinato di tutte le istituzioni pesaresi. Pertanto, con questa legge celebriamo il genio di Rossini e ne valorizziamo ulteriormente le opere, attribuendo al 2018 la dichiarazione di anno rossiniano in onore dell’artista.” Continua a leggere qui la dichiarazione di voto

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